È cominciato oggi, presso il Tribunale di Trani, il processo per la morte di Michele Cilli, il 24enne di Barletta di cui non si hanno più notizie dal gennaio scorso. Alla sbarra, i 34enni Dario Sarcina e Cosimo Damiano Borraccino, accusati rispettivamente dell’omicidio e della soppressione del cadavere del ragazzo, il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Lo scorso 22 settembre, il Gip del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura, aveva emesso un decreto di giudizio immediato a carico dei due imputati, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Francesco Aiello. I legali di Sarcina e Borraccino hanno chiesto il rito abbreviato per i due imputati.
Il processo si è tenuto dinanzi al Gup del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, che ha deciso per il rinvio ad una nuova udienza fissata per il 15 dicembre.
Cilli è svanito nel nulla nella notte tra il 15 e il 16 gennaio, dopo aver trascorso la serata in compagnia di alcuni amici in un locale nei pressi del Castello Svevo di Barletta.
Passata la mezzanotte, il ragazzo venne visto allontanarsi a bordo di un’auto guidata da Dario Sarcina, una Golf di colore nero, e da quel momento di lui si sono perse le tracce.
Senza esito le ricerche, scattate dopo la denuncia di scomparsa dei genitori del 24enne, e andate avanti per diverse settimane su una vasta area del territorio barlettano.
La svolta nelle indagini è arrivata il 22 marzo, quando gli agenti della Questura di Andria arrestarono i due presunti responsabili del delitto, Sarcina e Borraccino. Grazie ai filmati registrati da alcuni impianti di videosorveglianza, gli inquirenti riuscirono a ricostruire il tragitto della vettura sulla quale era salito Cilli.
La Golf nera venne ripresa mentre entrava nel garage di un complesso condominiale alla periferia di Barletta e dove è rimasta per circa mezz’ora. In seguito l’auto ha lasciato il garage ma con a bordo il solo Sarcina. È a questo punto – in base all’ipotesi accusatoria – che è entrato in azione Borraccino. Sarebbe lui, sostengono gli inquirenti, l’uomo che diverse telecamere hanno immortalato, prima mentre entrava nel complesso condominiale, e in seguito in una stazione di servizio, dove ha riempito una tanica di benzina, utilizzata presumibilmente per distruggere il corpo della vittima.
Movente del delitto – sempre secondo l’accusa – alcuni vecchi dissapori esistenti tra Cilli e Sarcina, con quest’ultimo che, già in passato, avrebbe minacciato di uccidere il 24enne, per poi portare a termine il suo piano mortale.