Ha lasciato una bimba di sei anni ed una che ha da poco compiuto un anno, ha lasciato una moglie giovanissima, parenti e amici enormemente addolorati. Nunzio Cognetti, il 30enne andriese morto in un incidente sul lavoro avvenuto alle 17.45 di giovedì 7 ottobre nell’azienda agricola Agrinatura di Giancarlo Ceci, è descritto dagli amici come una persona estremamente buona e laboriosa. Formatosi all’alberghiero di Molfetta è nel campo della ristorazione che ha mosso i primi passi nel mondo del lavoro. Ma la pandemia che ha chiuso le attività di ristorazione e ricevimento presso cui lavorava, lo ha costretto a trovare una nuova occupazione: per dare delle certezze alle sue due figlie e alla giovane moglie si era rimboccato le maniche e aveva accettato il faticoso lavoro in campagna circa un anno fa. Non lo spaventavano la sveglia all’alba né la fatica fisica deciso com’era a rappresentare il buon padre di una onesta famiglia. È di quella forza di volontà che ora devono fare a meno sua moglie Melissa chiamata a sopperire all’assenza del papà di due splendide bambine e già messa difronte alle strazianti procedure di riconoscimento del corpo del giovane marito. L’incidente ha devastato il trentenne su cui è stata disposta l’autopsia e su cui il legale designato dalla famiglia, l’esperto avvocato Peppino Mansi, chiederà una perizia medico legale di parte. Fino a quando non sarà restituita la salma, non sarà possibile celebrare il funerale che consentirà ad amici e parenti di espiremere vicinanza alla giovane famiglia. Con un messaggio giunto dal sindaco Giovanna Bruno, tutta la città di Andria ha partecipato ad un dolore che cresce con il passare dei giorni quando l’assenza di Nunzio si fa sempre più evidente persino agli occhi di una creatura di poco più di un anno. Che insieme alla sorella di 6 anni e alle mamma di 27 hanno perso un riferimento essenziale nella loro vita. La verità su quanto accaduto nell’azienda agricola Agrinatura non potrà colmare questa mancanza ma la giustizia deve delle risposte rapide ad una famiglia distrutta dal dolore.