Cronaca

Neonata arrivata morta all’ospedale di Corato, l’autopsia conferma: nessun segno di violenza

Bisognerà attendere l’esito di ulteriori esami di laboratorio per stabilire con esattezza la causa del decesso della bambina, di appena dieci giorni, arrivata senza vita, lo scorso 8 dicembre, all’ospedale di Corato.

Ieri pomeriggio, sul cadavere della piccola, è stata eseguita l’autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. L’esame autoptico, condotto dal professor Biagio Solarino, non ha escluso l’ipotesi del decesso per soffocamento, dovuto probabilmente ad un rigurgito post poppata.  

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Trani per il reato di omicidio colposo. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesco Tosto, serviranno a fare luce sulla tragedia che si è consumata la sera dell’Immacolata.

In base a quanto ricostruito finora, l’8 dicembre scorso, intorno alle 17, dopo essere stata allattata, la piccola è stata messa a dormire nella culla. A rendersi conto che qualcosa non stava andando per il verso giusto è stata un’amica della madre, accorgendosi di come la neonata fosse improvvisamente diventata cianotica.

Così è scattata la corsa disperata in auto verso l’ospedale di Corato, rivelatasi purtroppo inutile: quando è arrivata all’”Umberto I” la bimba non respirava già più. A nulla sono servite le manovre compiute del personale medico del Pronto Soccorso per cercare di rianimarla.

Dall’autopsia è emerso che sul corpicino della neonata non sono stati riscontrati segni di violenza. Anche per questo, l’ipotesi al momento più accreditata dagli inquirenti resta quella della morte per cause naturali.

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