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Cronaca

Non ce l’ha fatta Alessia Dicuonzo: la 23enne barlettana coinvolta in un incidente è morta dopo otto mesi di agonia

Non ce l’ha fatta Alessia Dicuonzo, la 23enne barlettana coinvolta in un incidente stradale, avvenuto il primo maggio 2022 sulla Statale 170, all’altezza dello svincolo per Montaltino.

La ragazza, che lavorava come ballerina professionista e insegnante di danze caraibiche, viaggiava a bordo di una Audi A4, condotta da un uomo di 41 anni, che si era fermato per prestare soccorso agli occupanti di una Volkswagen Fox, finita al centro della strada dopo aver urtato il guardrail.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle successive indagini, per una tragica fatalità, proprio in quel momento sulle due auto era piombata una terza vettura, una Citroen C3, guidata da una ragazza andriese di 23 anni.

Ad avere la peggio, tra i feriti, fu proprio la giovane barlettana. Una volta arrivati i soccorsi, la vittima venne trasportata d’urgenza presso l’ospedale “Bonomo” di Andria, dove era rimasta ricoverata nel reparto di Rianimazione fino allo scorso 27 luglio scorso. Da qui la 23enne era poi stata trasferita presso il presidio ospedaliero di riabilitazione “Fondazione San Raffaele” di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, ed infine all’hospice dell’Opera Don Uva di Bisceglie, dove il cuore di Alessia ha cessato di battere martedì scorso, dopo otto mesi di agonia.

Due le persone indagate dalla Procura di Trani, che aveva già aperto un’inchiesta sull’accaduto: la ragazza alla guida della Citroen C3 e l’uomo al volante della Volkswagen, un barlettano di 33 anni. Sono accusati del reato di omicidio stradale, con l’aggravante della guida in stato di ebbrezza.

Il Sostituto Procuratore ha disposto l’autopsia sul corpo della 23enne, per confermare il nesso causale tra i traumi riportati nell’incidente ed il decesso. L’incarico sarà conferito lunedì prossimo.

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