Continuano i controlli della Polizia Locale a Bari Vecchia, per contrastare l’abusivismo commerciale. Nel corso delle verifiche effettuate le pattuglie del nucleo Annona e Polizia giudiziaria hanno sequestrato in Strada Arco Alto circa 40 chili di merce, tra cui pomodori secchi, pasta secca, taralli contenuti in confezioni prive di etichette. Il sequestro ha riguardato, nel dettaglio, dodici confezioni di taralli salati e sette di taralli dolci, ventitré di pasta secca (orecchiette e altri formati) e una cesta di pomodori secchi. Sequestrati, inoltre, i cavalletti e le basi su cui era esposta la merce. La Polizia Locale ha, dunque, effettuato una contestazione per la violazione prevista dall’articolo 61 comma 3 del Codice del commercio della Regione Puglia, che prevede la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 5000 euro per chi esercita il commercio su aree pubbliche senza autorizzazione o altro titolo abilitativo previsto. I controlli hanno riguardato anche Strada Arco Basso, dove non sono state riscontrate irregolarità. Sull’argomento è intervenuto l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli che ha sottolineato come l’amministrazione comunale intenda portare avanti la strada intrapresa, nel nome della legalità e del rispetto nei confronti, in primis, di chi lavora da sempre onestamente, di chi si è messo in regola o sta provvedendo a farlo. Nonostante i ripetuti confronti e le attività di informazione, formazione e mediazione degli ultimi mesi, siamo costretti a ribadire, – afferma Petruzzelli – che le orecchiette industriali non sono tollerabili in una dinamica di leale concorrenza. Di contro, la pasta fresca è l’elemento autentico della tradizione, che abbiamo il dovere di salvaguardare nella sua genuinità. Le pastaie, infatti, possono esporre i loro telati per le orecchiette fresche o per mostrare la loro preparazione, ma non possono vendere o esporre le orecchiette industriali, a meno che non siano autorizzate a tale attività. La regola è chiara e va rispettata: alcune lo hanno capito e si sono adeguate, – spiega Petruzzelli, precisando che la perseveranza ha l’unico intento di tutelare una delle tradizioni più amate di Bari dagli abbagli della speculazione, ai danni dei consumatori e dell’immagine della città.
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