Oltre cento diplomi falsi sono stati scoperti a Molfetta dove la guardia di finanza ha arrestato un 61enne amministratore di fatto di una scuola di formazione. Per lui l’accusa è quella di aver rilasciato certificati falsi per corsi mai svolti in cambio di cospicui pagamenti in contanti o tramite bonifico. Sequestrati anche beni per un valore complessivo di oltre 130mila euro. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Tribunale di Trani su richiesta della Procura.
Secondo l’accusa i certificati rilasciati servivano poi, per chi li acquistava, ad accrescere il proprio punteggio nelle graduatorie pubbliche in particolare per il personale ATA ma anche per le supplenze. Le indagini sono durate diversi mesi ed hanno portato alla luce il rilascio di oltre 100 certificazioni false emesse dal centro di formazione molfettese.
In realtà il 61enne, responsabile del centro, era già stato arrestato a maggio per truffa aggravata e circonvenzione d’incapace. In seguito all’arresto, le misure cautelari erano state gradualmente alleggerite, passando agli arresti domiciliari e poi all’obbligo di dimora. Ad ottobre, però, il questore di Bari aveva emesso un avviso orale a carico dell’indagato, confermandone la pericolosità sociale sino al nuovo arresto.
Le indagini hanno rivelato che l’indagato aveva messo in atto un sistema di intestazioni fittizie per sfuggire al pagamento di debiti con il Fisco, per un totale di circa 270 mila euro. L’uomo aveva anche trasferito a terzi la titolarità della sua società, i conti correnti e persino un’auto, in modo da sottrarsi al recupero crediti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sulla base delle prove raccolte, il gip del Tribunale di Trani ha quindi disposto l’arresto dell’indagato e il sequestro preventivo di due aziende operanti nel settore della formazione, conti correnti, carte prepagate, gioielli e un’auto.
Un’operazione che arriva ad esattamente due mesi da una più ampia coordinata sempre dalla procura di Trani assieme ai finanzieri di Bari e BAT. In quella circostanza gli arresti furono 9 ma gli indagati erano oltre 40 per una indagine che coinvolgeva tutto il territorio nazionale a partire da Trani, Reggio Calabria e Foggia. Anche in questo caso scoperta una fitta rete di titoli di studio o professionali rilasciati ma che non avevano nessun valore in Italia ma anche totalmente falsi, a fronte di un esoso pagamento. Poi questi titoli venivano utilizzati per scalare le graduatorie. Una attenzione particolare su questo tema ribadito da procura e guardia di finanza che avevano già parlato di una truffa nella truffa.Oltre 100 falsi diplomi, arrestato il titolare di un “diplomificio”: sequestrati beni per 130mila euro