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Cronaca

Per l’inchiesta “Plafoniere d’oro” nella nuova sede della Regione chiesto il rito abbreviato

Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato Domingo Sylos Labini, 77 anni, ingegnere di Bitonto, e Luigi Mirizzi, 76 anni, architetto di Conversano, imputati nel procedimento sulle cosiddette «plafoniere d’oro» per la nuova sede della Regione Puglia. Il costo delle plafoniere sarebbe stato gonfiato – secondo l’accusa – aggiungendo costi aggiuntivi non dovuti (il 5% sul nolo e il 3% sul trasporto) a fronte di un prezzo iniziale per plafoniera di 637 euro e senza che ci fosse un’indagine di mercato.
La richiesta di giudizio con rito alternativo è stata presentata oggi dai legali dei due progettisti, Tommaso Barile e Stefano Starita, durante l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari, Ilaria Casu. La Regione Puglia si è invece costituita parte civile, per il solo danno morale.

Secondo la Procura, i progettisti e direttori dei lavori per la nuova sede del Consiglio di via Gentile, tra giugno 2018 e gennaio 2019, avrebbero gonfiato in maniera fraudolenta i costi delle lampade necessarie per adeguare l’opera alle norme energetiche. Le accuse contenute nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pm Savina Toscani sono di concorso in falso ideologico e truffa aggravata.

Secondo la pubblica accusa, «mediante artifizi» gli indagati avrebbero «tratto in errore la Regione Puglia circa la regolarità della fornitura delle 1.703 plafoniere a Led», facendo liquidare «l’importo complessivo di 657.984 euro, successivamente rideterminato in 524.881 euro», arrecando così «un danno ingiusto alla Regione Puglia». Solo al termine dei lavori, il costo delle plafoniere installate è stato riconsiderato al ribasso del 53,5% (anche perché sul mercato esistevano prodotti equivalenti ad un prezzo più contenuto) ed è calato dagli iniziali 637 a 341 euro.

Le indagini della Guardia di finanza erano partite in seguito a un esposto alla Corte dei conti presentato nel luglio 2018 da otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia.  Nell’inchiesta era indagato anche il dirigente della sezione lavori pubblici della Regione Puglia, ing. Pulli, che è frattanto deceduto, per aver avallato il lavoro dei progettisti.

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