Cronaca

Pestato a sangue in discoteca e morto dopo 7 mesi di agonia: condannati i due aggressori di un giovane cerignolano

Sono stati condannati a pene comprese tra gli 11 ed i 15 mesi di reclusione gli aggressori di Donato Monopoli, il 26enne di Cerignola vittima di un pestaggio in una discoteca alla periferia di Foggia, e morto nel maggio del 2019 dopo 7 mesi di agonia.

Così ha deciso il gup del Tribunale del capoluogo dauno, Marialuisa Bencivenga, nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato, per il decesso del ragazzo.

Il giudice ha condannato a 15 anni e 6 mesi di carcere Francesco Stallone, e a 11 anni e 4 mesi Michele Verderosa, entrambi di Foggia. L’accusa per i due giovani è di omicidio volontario, anche se sono state riconosciute le attenuanti generiche.

Il pubblico ministero aveva chiesto nei loro confronti una condanna a 14 anni e 4 mesi di reclusione.

In base a quanto emerso dal lavoro degli inquirenti, la sera del 6 ottobre 2018 i due imputati parteciparono ad un violento litigio con un gruppo di ragazzi cerignolani, all’interno della discoteca “Le Stelle”, in via Trinitapoli, a Foggia.

La vittima, pestata a sangue, venne ricoverata d’urgenza, con un grave trauma cranico, presso l’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, dove è morta dopo 7 lunghi mesi di coma.

Le indagini scattate subito dopo l’aggressione portarono all’arresto dei due foggiani che, all’epoca dei fatti, avevano 24 e 25 anni.

Nel corso del processo si sono costituiti parte civile i genitori e i fratelli del giovane ucciso, assieme ad un altro ragazzo, aggredito quella stessa sera in discoteca.

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