L’avvocato Piero Amara – arrestato lo scorso 8 giugno nell’ambito di un’inchiesta su vicende giudiziarie di Trani e dell’ex Ilva di Taranto – nel pomeriggio di ieri, nel carcere di Potenza, ha parlato per alcune ore con i pm della Procura del capoluogo lucano che coordinano le indagini di Guardia di Finanza e Polizia. Lo scorso 10 giugno, nell’interrogatorio di garanzia, Amara – al centro di altre inchieste giudiziarie – aveva risposto per oltre due ore alle domande del gip Antonello Amodeo. Al termine, i suoi legali, Salvino Mondello e Francesco Montali, avevano detto ai giornalisti che Amara aveva “ribadito la sua collaborazione con la giustizia”.
Secondo quanto si è appreso nel capoluogo lucano, i legali di Amara hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’udienza dovrebbe svolgersi all’inizio della prossima settimana. Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Potenza – competente sui magistrati di Taranto e Brindisi – sono indagati anche l’ex Procuratore della città jonica, Carlo Maria Capristo (in pensione da alcuni mesi e che ha l’obbligo di dimora a Bari), il poliziotto Filippo Paradiso, l’avvocato Giacomo Ragno e l’ex consulente dell’Ilva in amministrazione straordinaria, Nicola Nicoletti.