Dopo il rinvio dell’udienza del 14 dicembre scorso a causa di problemi di salute di un giudice si è tornati in aula questa mattina all’interno della Corte d’Assise del Tribunale di Trani per il processo sulla tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 sulla tratta tra Andria e Corato. Seduta dedicata alla conclusione delle arringhe degli avvocati Panella ed Operamolla difensori di parte del Conte Enrico Maria Pasquini, già presidente della Ferrotramviaria sino al 2013 e di Virginio Di Giambattista direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale. Per loro due la procura ha chiesto condanne rispettivamente a 12 e 6 anni di carcere.
A seguire, poi, spazio ai difensori dei due capostazione Vito Piccarreta ed Alessio Porcelli, rispettivamente ad Andria e Corato in quella mattina del 12 luglio e su cui pende una richiesta di 7 anni di reclusione complessivamente. Rinviato al nuovo anno, invece, l’ascolto dei legali di parte del direttore generale di Ferrotramviaria Massimo Nitti per cui la procura ha chiesto 12 anni di carcere.
Nel complesso sono 16 gli imputati nel processo che ormai dura da 3 anni ed ha visto il coinvolgimento di oltre 100 teste. Tra gli imputati c’è anche la società Ferrotramviaria per cui la procura di Trani ha chiesto una sanzione di oltre un milione di euro oltre alla confisca di 664mila euro e la revoca di autorizzazioni alla circolazione per un anno.