Cronaca

Processo Bari Nord, domani si torna in aula con i testi degli imputati: da fine febbraio i consulenti

Si tornerà in aula domattina, giovedì 10 febbraio per il processo in corso di svolgimento sull’incidente ferroviario del 12 luglio 2016 che provocò la morte di 23 persone ed il ferimento di altre 51. In realtà non ci si è mai fermati in questi mesi tranne che per il periodo natalizio e l’ultima udienza è stata il 27 gennaio scorso in cui si è continuato nell’esame dei testimoni degli imputati. Analisi e contro analisi per ricostruire minuziosamente ruoli, regolamenti, protocolli di sicurezza e movimenti di ogni singola figura impegnata nella gestione delle corse e delle stazioni. Negli scorsi mesi ci si era invece concentrati sulla catena dei finanziamenti giunti per la messa in sicurezza della tratta. Ora si sta analizzando la parte pratica di gestione delle corse, in particolare degli incroci dei treni con massima attenzione a quelli che si verificavano nelle stazioni di Andria e Corato prima dell’incidente del 12 luglio. Durante la scorsa udienza si è anche parlato molto di formazione del personale e di controlli di sicurezza sia sui dipendenti che sull’azienda. Protocolli sviscerati in ogni passaggio con testi sia dipendenti di Ferrotramviaria che del Ministero e delle agenzie che si occupano dei trasporti. Tra gli argomenti di maggior interesse c’è senza dubbio la gestione degli incroci da parte di capistazione, capitreno e macchinisti con il sistema di “blocco telefonico”.  

A partire da fine febbraio e per tutto il mese di marzo, poi, ci sarà spazio per i consulenti. Nel processo sono coinvolte 17 persone fisiche e la società che gestisce la linea, la Ferrotramviaria spa. Si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici dell’azienda che rispondono, a vario titolo, dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.

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