Sarà il 24 giugno prossimo l’udienza di appello a Bari per discutere del ricorso della procura di Trani rispetto alla sentenza di primo grado sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 tra Andria e Corato. Due le condanne arrivate al termine di un processo durato diversi anni: il capostazione di Andria, Vito Piccarreta a sei anni e sei mesi di reclusione ed il capotreno del convoglio che andava da Andria verso Corato Nicola Lorizzo a 7 anni di reclusione. Assolti gli altri 14 imputati e la società Ferrotramviaria imputata per l’illecito amministrativo. I giudici del Tribunale di Trani hanno sancito, in sostanza, che si trattò solo di errore umano mentre la procura ha sempre sostenuto che il disastro si è verificato anche a causa del fatto che non erano stati fatti adeguati investimenti per i sistemi di sicurezza sulla tratta, per la mancanza di formazione e per pratiche consolidate che erano contrarie al regolamento.
E’ proprio da qui che i pm tranesi sono voluti ripartire per proporre il ricorso in “appello”. 373 pagine complessive di cui si discuterà esattamente ad un anno dalla sentenza di primo grado davanti ai giudici del Tribunale di Trani. Restano 19 le parti civili che saranno convocate tra cui anche i comuni di Andria, Corato e Ruvo.