Non c’è stata l’attesa requisitoria da parte del pubblico ministero Marcello Catalano nell’udienza del processo cosiddetto “Sistema Trani”. Rinvio al 15 dicembre con il collegio presieduto da Giulia Pavese che ha accolto la richiesta di acquisizione del decreto di rinvio a giudizio del Pm Ruggiero a Lecce, «al solo fine di documentare i relativi fatti storici – si legge nel relativo provvedimento -, non risultando invece necessario alcun approfondimento istruttorio in relazione ai fatti indicati, essendo rimessa al Collegio la valutazione complessiva delle risultanze probatorie». Era questa, infatti, una delle richieste più importanti da parte delle difese degli imputati dopo il filone leccese per l’ex pm di Trani che diede avvio a quell’indagine che nel 2014 portò a diversi arresti eccellenti provocando un vero e proprio terremoto nella politica tranese con la fine anticipata dell’allora mandato del sindaco Luigi Riserbato. Nell’udienza di oggi è stato lungo il dibattito tra accusa e difesa per verificare la possibilità o meno di inserire questi ed altri documenti agli atti del processo. Poi la scelta del collegio dopo circa due ore di permette l’acquisizione al solo fine di documentare il fatto. Dopo la requisitoria del 15 dicembre con la richiesta di condanne o assoluzioni da parte della procura sono già state calendarizzate altre tre udienze a gennaio prima del 2 febbraio data in cui è attesa la sentenza.