Dovrà risarcire un danno di immagine, procurato alla Polizia di Stato, quantificato dalla Procura regionale della Corte dei Conti in 7 mila euro, poi ridimensionato a mille euro per l’assenza di clamore mediatico e la condotta collaborativa. Condanna al risarcimento inflitta a carico di un ex ispettore superiore della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Foggia, Rocco Lavilla, già condannato dal Tribunale a due anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici, con la sanzione accessoria poi ridotta a un anno, 9 mesi e 10 giorni. L’ex ispettore è stato ritenuto responsabile di peculato, abuso d’ufficio e falsità ideologica perchè, per quelle che furono le accuse formulate a suo carico, si sarebbe appropriato di armi destinate alla rottamazione, una pistola e quattro fucili, tra cui alcuni di rilevanza storica, rivendendo le armi o occultando la detenzione con false annotazioni nei sistemi informatici della Polizia di Stato. In più, sempre per quelle che furono le accuse, acquistò illecitamente una pistola da un ex guardia giurata, nonostante il divieto prefettizio di detenzione. Le armi furono poi restituite, mentre una carabina fu venduta a terzi. A marzo del 2021 Lavilla fu sospeso cautelativamente dal servizio con decreto del Questore di Foggia. Provvedimenti ai quali ora si aggiunge la condanna della Corte dei Conti, che ha valutato la gravità delle condotte, la posizione di rilievo e il contesto lavorativo come elementi chiave nella valutazione del danno.