Cronaca

Prostituzione minorile a Bari, in sette a giudizio immediato: ci sono anche le quattro “Squad Girls”

È stato disposto il giudizio immediato per sette delle dieci persone accusate di aver gestito il giro di prostituzione che, a Bari, ha visto coinvolte quattro ragazzine minorenni, parti offese nel procedimento. Così ha deciso il Gip del Tribunale del capoluogo, Giuseppe Ronzino, alla luce dell’evidenza delle prove raccolte durante le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, oltre che delle ammissioni degli indagati e delle testimonianze fornite dalle stesse vittime.

Il giudizio immediato riguarda le quattro “Squad Girls” (così come si chiamavano reciprocamente sui social) Marilena Lopez, di 35 anni, la 21enne Antonella Albanese, Federica Devito, 25 anni, ed Elisabetta Manzari, di 24, e poi il 25enne Nicola Basile, Roberto Urbino di 42 anni e Ruggiero Doronzo, di 29.

Con loro sono indagate altre tre persone, per le quali però il giudice non ha disposto il giudizio immediato. Si tratta del gestore di un Bed & Breakfast dove sarebbero avvenuti alcuni degli incontri a “luci rosse”, Michele Annoscia che, secondo l’accusa, era a conoscenza del fatto che nella struttura ricettiva si consumassero rapporti sessuali a pagamento. L’avvocato leccese Stefano Chiriatti e Fabio Carlino, presunti clienti delle ragazze consapevoli, sempre secondo l’accusa, della loro minore età.

Il processo a carico dei primi sette indagati si aprirà il prossimo 3 ottobre davanti ai giudici della sezione penale del Tribunale di Bari, in composizione collegiale. In tre (Marilena Lopez, Federica Devito e Nicola Basile) si trovano in carcere a seguito dell’operazione portata a termine dalla Squadra Mobile lo scorso 13 maggio. Per gli altri quattro sono stati disposti invece agli arresti domiciliari. Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero Matteo Soave, sono partite nel marzo del 2022 dopo la denuncia presentata dalla madre di una 16enne, insospettita dai comportamenti anomali della figlia, e dalla sua frequentazione con un maggiorenne.

L’attività investigativa ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra l’ottobre 2021 ed il 2022, quando le ragazze avevano appena 16 anni. Adescate ed introdotte nel mondo della prostituzione con la promessa di soldi facili, utilizzati per comprare abiti, gioielli e borse o per cenare in ristoranti costosi.  

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