La Corte d’Appello di Bari ha confermato la condanna a 3 anni e 6 mesi per l’ex direttore generale della Asl di Bari Domenico Colasanto, a processo per il caso della morte di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa a coltellate da un paziente, il 4 settembre 2013, in un centro di salute mentale di via Tenente Casale, nel quartiere Libertà.
Colasanto è stato ritenuto responsabile, anche in secondo grado, del reato di omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
La Corte d’Appello ha anche condannato Colasanto, in solido con la ASL di Bari (responsabile civile), a pagare le spese processuali sopportate dalle parti civili, e le ulteriori spese processuali di questo grado di giudizio.