Hanno fatto scena muta, davanti giudice, le tre donne arrestate dai Carabinieri, lunedì scorso, per il sequestro e il pestaggio di una 17enne andriese, avvenuto nella città federiciana il 15 maggio scorso. Le sorelle gemelle Federica e Francesca Devito, 23 anni, di Toritto, e la 33enne barese Marilena Lopez, si sono avvalse della facoltà di non rispondere, durante l’interrogatorio di garanzia tenuto dal gip del Tribunale di Trani, Anna Lidia Corvino. Ha risposto invece l’unico uomo finito in manette nell’ambito di questa vicenda, il 26enne Andrea Passaro, di Maglie, che ha ammesso di aver fatto da autista la sera del pestaggio, negando di essere coinvolto in episodi di violenza.
I quattro restano in carcere con le accuse di sequestro di persona, lesioni personali, rapina, tentata estorsione e porto abusivo di arma. La sera del 15 maggio gli arrestati, in compagnia di altre due persone, raggiunsero la ragazzina ad Andria, mentre era in compagnia di alcuni amici. Qui l’avrebbero massacrata di botte e trascinata a bordo di un’auto, dove la 17enne sarebbe stata ferita ad un occhio con un coltello e minacciata con una pistola.
A fare da sfondo all’aggressione, una torbida storia di prostituzione giovanile. La vittima – in base ad una prima denuncia presentata ai Carabinieri pochi giorni prima dell’aggressione – dopo aver conosciuto le due gemelle, sarebbe entrata in un giro di escort a “luci rosse”, dal quale però aveva deciso di uscire. Un tentativo di ribellione che avrebbe pagato a caro prezzo, con il brutale pestaggio del 15 maggio.
Malgrado le percosse subite, la ragazzina riuscì a divincolarsi e a fuggire dall’auto, per poi essere soccorsa da un passante e accompagnata all’ospedale “Bonomo”. La mattina dopo, la giovane si recò in caserma, assieme alla mamma, per sporgere denuncia contro i suoi aggressori.