Cronaca

Ragazzo morto davanti ad un bar di Bitritto, si fa largo l’ipotesi del soffocamento: immobilizzato per 15 minuti

Malmenato e poi immobilizzato a terra per circa 15 minuti. Potrebbe essere morto così Giovanni Palazzotto, il ragazzo di 27 anni deceduto all’alba di domenica 20 novembre davanti ad un bar di Bitritto. Tra le ipotesi formulate dagli inquirenti, si fa largo quella del soffocamento, ad opera del titolare dell’attività, il 31enne Francesco Assunto, anche se una certezza sulle cause della morte arriverà solamente dopo l’autopsia, in programma oggi presso l’Istituto di Medicina Legale di Bari.

Una dinamica, quella ipotizzata dagli inquirenti, che riporta alla mente il caso di George Floyd, il 46enne afroamericano morto nel 2020 a Minneapolis, negli Stati Uniti, dopo essere stato immobilizzato da un poliziotto durante un arresto, a causa di un ginocchio premuto sul collo che ne provocò il soffocamento.

Il barista intanto resta in carcere. Nei suoi confronti la pm che coordina le indagini, Chiara Giordano, ha chiesto al Gip la convalida dell’arresto. Assieme a lui sono indagate anche altre due persone: Claudio Lubisco e Raffaele Trentadue, che avrebbero aiutato, almeno inizialmente l’uomo ad allontanare la vittima dal bar.

Una vicenda dai contorni ancora poco chiari quella che ha portato alla morte del 27enne. Il giovane, in grave stato di alterazione psicofisica, a causa dell’abuso di alcol o droghe, dopo aver provato ad entrare prima in un altro bar della zona ed essere stato respinto dal proprietario, si sarebbe diretto verso l’attività di Assunto. Qui avrebbe cercato di sfondare la porta d’ingresso, provocando la reazione del titolare e dei pochi clienti presenti in quel momento. Il cliente molesto sarebbe stato così allontanato con forza verso l’uscita ed immobilizzato fino all’arrivo dei soccorsi che, tuttavia, una volta sul posto, non sono riusciti a rianimare il ragazzo.

Il barista, attraverso il suo legale Giuseppe Giulitto, si è dichiarato innocente. Ha ammesso di aver immobilizzato la vittima per qualche istante, spiegando tuttavia che quando ha mollato la presa il ragazzo respirava ancora.

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