Cronaca

Rapine violente nei supermercati durante il lockdown: presa la banda di cerignolani, arresti anche a Canosa e Barletta

Durante il lockdown assaltavano supermercati della provincia di Foggia, aggredendo e minacciando titolari e dipendenti, per poi fuggire con l’incasso. Una serie di rapine, spesso anche molto brutali e violente, quelle documentate nel corso di un’indagine, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Foggia, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Cerignola.

Sei gli arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale del capoluogo dauno, su richiesta della Procura. In quattro sono finiti in carcere, due ai domiciliari, ai quali si aggiungono altri cinque indagati. Delle undici persone coinvolte, sette sono di Cerignola e quattro delle province di Foggia e BAT, in particolare dei comuni di Canosa di Puglia e Barletta. Le accuse sono, a vario titolo, di rapina, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi, ricettazione, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le misure cautelari sono state eseguite all’alba di questa mattina nell’ambito dell’operazione “Lockdown”, che prende il nome dal periodo in cui si sono svolte le indagini, e cioè durante l’emergenza sanitaria per il Covid-19.

In base a quanto ricostruito grazie al lavoro degli inquirenti, gli assalti sono stati messi a segno in alcuni supermercati di Cerignola ed Orta Nova. Il copione seguito dalla banda era quasi sempre lo stesso: con i volti coperti da passamontagna, i rapinatori entravano in azione al momento dell’apertura o della chiusura dell’attività commerciale. Minacciando titolare o dipendenti, anche con le armi, costringevano le vittime a consegnare il denaro contenuto nella cassaforte, spesso ricorrendo anche alla violenza. Poi si dileguavano a bordo di auto rubate.

A contribuire all’individuazione di uno dei responsabili anche il RIS di Roma, che è riuscito ad estrapolare il profilo genetico da uno dei passamontagna trovati nei pressi dell’abitazione di uno degli arrestati. Partendo dall’indagine sulle rapine, i Carabinieri hanno inoltre fatto luce su un vasto giro di spaccio di stupefacenti, che vede coinvolti anche i due indagati residenti a Barletta e Canosa.  

Nel corso dell’attività investigativa, 15 persone sono state denunciate a piede libero, mentre sono state sequestrate 3 pistole clandestine, circa 200 munizioni di vario calibro, 5 caricatori per pistola mitragliatrice “Skorpion” ed oltre 3 chili di stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana.

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