Rapporti sessuali per guarire dal “Papilloma Virus”. È questa la cura che il ginecologo barese Giovanni Miniello, 68 anni, proponeva alle pazienti che si affidavano a lui. A seguito di un’inchiesta, aperta dalla Procura di Bari, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Il caso era esploso alcune settimane fa, dopo un servizio televisivo della trasmissione “Le Iene” nel quale, grazie ad una complice che si era finta una paziente, il medico “a luci rosse” era stato smascherato dalle telecamere.
Nell’indagine che ne è scaturita, il gip del Tribunale del capoluogo ha disposto la misura dei domiciliari per due episodi, risalenti al settembre 2019 (denunciato però dalla presunta vittima due mesi più tardi) e a giugno del 2021. Ma le denunce finite sul tavolo del Procuratore Roberto Rossi, che sta coordinando l’attività investigativa, sarebbero addirittura otto.
A farsi avanti, dopo aver seguito l’inchiesta delle “Iene”, altre presunte vittime del ginecologo che, abusando del suo ruolo, avrebbe molestato e in alcuni casi palpeggiato alcune pazienti, alle quali proponeva di avere rapporti sessuali per curare l’infezione da “Papilloma Virus”.
Dopo l’apertura dell’indagine conoscitiva da parte della magistratura barese, il 23 novembre scorso, il 68enne si era definito a sua volta vittima di un processo mediatico, decidendo così di dimettersi dall’Ordine dei Medici e cancellarsi dall’Albo professionale.
Una scelta comunicata attraverso una lettera consegnata al suo avvocato difensore. “Ho dato così esecuzione alla sentenza mediatica emessa nei miei confronti da alcuni attori – aveva scritto il ginecologo. L’ho fatto per restituire un po’ di tranquillità alla mia famiglia”.
Il medico aveva anche assicurato di aver curato con successo, in oltre 40 anni di lavoro, centinaia di donne e di aver proposto alle sue pazienti solo un trattamento alternativo, lasciando a ciascuna di loro assoluta libertà di scelta.