Ammontano a circa 420 mila euro le prestazioni sociali agevolate ottenute con l’inganno da cittadini italiani e stranieri che dovranno risarcire le casse dell’INPS. È quanto emerso nel corso di controlli svolti dai finanzieri del Comando Provinciale della Bat dall’inizio dell’anno. In sostanza, un terzo dei destinatari di forme di sostegno al reddito controllati avrebbe percepito tale beneficio senza averne diritto: su 180 posizioni esaminate dalle Fiamme Gialle, infatti, 60 hanno registrato irregolarità. I trasgressori sono stati segnalati alle Procure di Trani e Foggia e all’Inps, per l’adozione degli opportuni provvedimenti, a partire dalla revoca dei benefici e dal recupero delle somme indebitamente ricevute.
I controlli dei finanzieri, effettuati in tutta la provincia con particolare riferimento ai comuni dell’area ofantina, si sono concentrati sul Reddito di cittadinanza e sull’Assegno di inclusione. Sviluppate nel corso di pianificati servizi contro gli illeciti in materia di spesa pubblica, le indagini – in collaborazione con l’Inps – hanno consentito di smascherare diverse tipologie di condotte fraudolente.
In alcuni casi le misure di sostegno al reddito erano state riconosciute sulla base di istanze presentate da cittadini stranieri che avevano falsamente attestato il possesso dei requisiti minimi di permanenza sul territorio nazionale. In altri i beneficiari avevano omesso o ritardato di comunicare all’Inps la variazione della situazione reddituale e patrimoniale propria o del nucleo familiare intervenuta durante la percezione del sussidio, o non avevano correttamente informato l’Inps della presenza di altri componenti della famiglia percettori di reddito.



