E’ arrivata la riserva dei giudici amministrativi ieri nelle aule del Tar di Bari sul ricorso presentato dalla terza ditta in graduatoria nella gara ponte per la gestione dei rifiuti nella città di Andria. Riserva per la decisione definitiva che non sposta, a questo punto, la decisione di proseguire con il cambio di gestore a partire dal 1 luglio. L’entrata in scena della terza in graduatoria, almeno inizialmente, la TeknoService, è per far verificare un requisito del bando che secondo l’azienda piemontese non avrebbe rispettato la RTI Gial Plast – Si.Eco che da domani inizierà il lavoro in città dopo 12 anni di gestione Sangalli. Si tratta in particolare, spiegano dalla TeknoService, della necessità di dimostrare di aver prestato per almeno 12 mesi consecutivi un servizio di igiene urbana per una città con residenti non inferiori a 100mila. Il raggruppamento vincitore avrebbe però indicato la città di Catanzaro che conta poco più di 90mila abitanti. Da qui nasce il ricorso al Tar da parte dell’azienda piemontese. Ieri però la riserva dei giudici che, a questo punto, non fermerà il cambio di gestore.
Tutte e novità erano state presentate qualche giorno fa in conferenza stampa a Palazzo di Città. Ma, difatto, solo ieri sono arrivate le firme da parte di tutti i dipendenti ormai ex Sangalli con il nuovo gestore. Tutti tutelati comunque dalla clausola sociale. Ieri è stato anche il giorno dei sopralluoghi presso il nuovo cantiere da parte dell’ufficio igiene dell’ASL BT, nuova struttura ubicata sulla SP 1 “Andria-Trani” ma che non piace molto ai lavoratori. Comunque l’azienda avrà ora 90 giorni per indicare la sede definitiva. Dal 1 luglio, in sostanza, non cambierà granchè per i cittadini. Dal 16 luglio, infatti, è prevista la distribuzione delle nuove buste e dei nuovi mastelli, una distribuzione che come spiegato in conferenza stampa avverrà non casa per casa ma in diversi punti della città con ritiro da parte dei cittadini. Di contro ci saranno mezzi nuovi e nuove divise oltre ad un periodo di start up che porterà poi a qualche modifica dei calendari di raccolta oltre alla importante innovazione delle buste del secco residuo con codice di identificazione. Un cambio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, mai come questa volta, così travagliato anche perché ormai la gara d’appalto voluta dall’AGER cosiddetta ponte di 24 mesi è durata più del servizio stesso.