Ancora senza esito le ricerche dei due marinai dispersi nel disastro del “Franco P.”, il rimorchiatore affondato nella serata di mercoledì 18 maggio a circa 50 miglia dalla costa di Bari. Al lavoro, da più di 48 ore, gli uomini della Guardia Costiera, con il supporto di unità aeree e motovedette di altre forze militari e delle autorità croate.
All’appello mancano due molfettesi di 59 e 60 anni, Mauro Mongelli e Sergio Bufo, entrambi membri dell’equipaggio, così come le tre vittime della tragedia: i marinai Luciano Bigoni e Andrea Massimo Loi, di Ancona, e Jelali Ahmed, cittadino tunisino residente a Pescara.
“Non sono riusciti a gettarsi in mare – ha dichiarato il comandante del pontone che era agganciato al rimorchiatore, il Capitano Carmelo Sciascia, testimone oculare della tragedia. Non sarebbero neanche riusciti ad indossare il giubbotto di salvataggio, dotato di un dispositivo luminoso che avrebbe facilitato la loro individuazione, nel buio della notte, da parte dei primi soccorritori arrivati sul luogo del naufragio. Tutto è accaduto in pochissimo tempo, con il natante che è colato a picco nel giro di venti minuti.
Intanto entra nel vivo l’inchiesta avviata dalla Procura barese che vuole fare luce sull’accaduto. Per farlo, la pm che coordina le indagini, Luisiana Di Vittorio, ieri ha disposto il sequestro del rimorchiatore (che tuttavia non è stato ancora recuperato, trovandosi a circa 1.000 metri di profondità) e del pontone AD3, ormeggiato da ieri mattina nel porto di Bari. Gli 11 marinai che erano a bordo della piattaforma galleggiante sono stati ascoltati dagli inquirenti. Non è stato interrogato invece l’unico sopravvissuto tra le persone a bordo del “Franco P.”, il comandante catanese Giuseppe Petralia, tuttora ricoverato all’ospedale “Di Venere”.
L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati assieme all’armatore Antonio Santini, legale rappresentante della società proprietaria del rimorchiatore e del pontone, la ILMA di Ancona. L’indagine viene portata avanti dagli uomini della Guardia Costiera. I reati ipotizzati dalla Procura sono di naufragio e omicidio colposo.