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Cronaca

Rissa finita in tragedia a Capurso, l’esito dell’autopsia: vittima uccisa da una coltellata al torace. Un ferito in condizioni gravi

Un shock emorragico causato da ferite di arma da taglio. Così è morto Vito Caputo, il 29enne ucciso, la sera del 16 marzo, a Capurso, nel corso di una lite tra ragazzi, finita tragicamente. Ad accertarlo è stata l’autopsia, effettuata dal professor Francesco Introna, dell’Università di Bari. Sul corpo della vittima sono state rilevate diverse lesioni da taglio, di cui una, la più importante e risultata mortale, all’altezza del torace.

Sono stati visitati dal medico legale anche gli altri tre giovani rimasti feriti nella rissa cominciata, a quanto pare, a Mola di Bari e poi conclusasi, al termine di un inseguimento, nel centro di Capurso, in via Casamassima, sotto gli occhi di decine di persone.

Il più grave è un 50enne, Renato Canonico, con fratture e traumi in varie parti del corpo, sarà sottoposto ad un intervento chirurgico ad una gamba all’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti. Ha riportato lesioni di arma da taglio alle mani e sul corpo anche il figlio di Canonico, Pietro, di 26 anni, che subito dopo i fatti è stato medicato dai sanitari e dimesso. Un terzo ragazzo, il 25enne Fabio Domenico Chiarelli, è invece ricoverato in chirurgia plastica al Policlinico di Bari, anche lui per ferite di arma bianca.

Il medico legale adesso avrà 90 giorni di tempo per depositare i risultati dell’autopsia e delle visite mediche, anche se nelle prossime ore verrà inviata al magistrato una sintesi del suo lavoro.

I tre feriti sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per il reato di rissa, aggravata dal decesso di uno dei partecipanti. Alla base del delitto, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, condotte dai Carabinieri, ci sarebbero delle tensioni familiari legate ad un bambino conteso.

Dissidi sfociati nel violento litigio di giovedì sera tra i due gruppi di ragazzi, e conclusosi drammaticamente a colpi di coltello.

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