La Procura di Bari ha chiuso l’inchiesta sui disordini avvenuti nel carcere del capoluogo nella serata del 17 agosto 2024. Tre detenuti sono stati raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del Pubblico Ministero Silvia Curione. Si tratta di un 35enne di Lecce, di un 19enne di Monopoli e di un 28enne nigeriano, paziente psichiatrico, attualmente rinchiuso nella Residenza per l’Esecuzione di Misure di Sicurezza di Spinazzola: rispondono dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, lesioni personali, danneggiamento ed interruzione di servizio pubblico.
Secondo quanto sostenuto dall’accusa, la sera della rivolta i due italiani, detenuti nella seconda sezione della casa circondariale barese, al secondo piano, avrebbero rubato le chiavi di un poliziotto della Penitenziaria e, dopo aver liberato il cittadino nigeriano, lo avrebbero convinto ad aggredire lo stesso agente. Questi venne colpito con una testata al volto e preso a calci e pugni (anche dagli altri due carcerati), rimediando ferite guaribili in una quindicina di giorni.
Dopo aver minacciato altri agenti, sempre i tre indagati avrebbero inoltre distrutto un tavolo di legno e, una volta staccate e impugnate le gambe, avrebbero percorso uno dei corridoi del penitenziario, aizzando alla rivolta gli altri detenuti.