Agivano in trasferta rubando tir e furgoni in tutta Italia. Poi li portavano in Puglia per smontarli e vendere online i pezzi migliori o più ricercati. Sono finiti nei guai tre pugliesi, raggiunti dalla misura cautelare al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Ancona, in collaborazione con i colleghi di Bari e Foggia. Due sono finiti in carcere mentre per il terzo è scattato l’obbligo di dimora. Un meccanismo collaudato e che andava avanti ormai da tempo. Le indagini condotte dalla Procura di Ancona sono partite da una serie di furti di veicoli industriali (rimorchi e furgoni di ultima generazione) avvenuti nel capoluogo marchigiano dall’ottobre 2017. L’attività investigativa nel 2018 ha portato all’arresto di altri tre pugliesi, colti in flagranza di furto di un rimorchio parcheggiato nel porto di Ancona. Gli episodi avvenivano lungo la fascia adriatica sino ad arrivare in Lombardia. Una volta rubati i veicoli venivano portati in un sito di autodemolizioni in Puglia, dove venivano successivamente sezionati e messi in vendita come parti di ricambio attraverso siti internet. Oltre 25 i colpi messi a segno di automezzi, di cui 11 recuperati e restituiti ai proprietari. 4 le persone arrestate in flagranza a Cerignola, a Canosa di Puglia e ad Ancona Sud, oltre ai 3 arresti delle ultime ore. Sarebbero loro i responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato continuato di veicoli commerciali, ricettazione e riciclaggio. Infine 6 le denunce in stato di libertà.
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