Era in strada a festeggiare la vittoria della nazionale italiana agli Europei di calcio, assieme al nipotino. Approfittando della confusione, i killer si sono avvicinati in moto ed hanno fatto fuoco più volte contro di lui, prima di sparire tra la folla. Così è stato ucciso ieri il 32enne pregiudicato Matteo Anastasio, rimasto vittima di un agguato nel centro di San Severo.
È accaduto poco dopo la mezzanotte in viale Giacomo Matteotti, la strada che costeggia la stazione ferroviaria. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, ad entrare in azione sarebbero state due persone a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, con i volti coperti da caschi integrali.
Anche Anastasio era in sella ad uno scooter, in compagnia del nipote di 6 anni. Nel bel mezzo della festa dopo la vittoria degli “azzurri” nella finale contro l’Inghilterra, l’uomo è stato improvvisamente affiancato dai killer che hanno estratto una pistola ed esploso almeno 5 colpi, uno dei quali lo ha raggiunto mortalmente all’addome.
Il 32enne ha perso il controllo del mezzo, terminando la sua corsa contro un pick-up. Trasportato d’urgenza presso l’ospedale di San Severo, è morto poco dopo il ricovero per le gravissime ferite riportate. Ferito anche il bambino, colpito da un proiettile. Il piccolo si trova in coma farmacologico e le sue condizioni sono definite critiche anche se stabili.
Sul grave fatto di sangue sono in corso le indagini della Polizia di Stato, giunta sul posto. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti quella del regolamento di conti nell’ambito dei contrasti sorti tra gruppi rivali della malavita locale.
Anastasio era un volto noto alle Forze dell’Ordine. Con alle spalle precedenti per spaccio di droga, nel 2015 venne arrestato, assieme ad un altro giovane di San Severo, con l’accusa di aver preso parte all’omicidio del 45enne Giuseppe Bonaventura, durante una lite per l’occupazione di un alloggio popolare.
Due anni dopo, invece, nel febbraio del 2017, il fratello maggiore della vittima, Giuseppe Anastasio, 33 anni, venne ucciso in strada, a colpi di pistola, poco lontano dal luogo dell’agguato di ieri. Nel 2003 era stato condannato per l’omicidio di una bambina di soli 12 anni, colpita da un proiettile vagante durante una sparatoria.