Fucili d’assalto, munizioni, silenziatori per pistole e auto rubate: è quanto hanno sequestrato gli uomini della Polizia di Stato, nel corso delle indagini sull’omicidio di Matteo Anastasio, il pregiudicato 42enne ucciso in un agguato, domenica sera, a San Severo, durante i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale italiana ai campionati europei di calcio.
L’arsenale è stato recuperato in un box abusivo del quartiere periferico di San Bernardino, zona ad alta densità criminale. In azione oltre 40 agenti, impegnati nei controlli scattati nei giorni successivi al grave fatto di sangue, che è costato anche il ferimento di un bambino di soli 6 anni, nipote della vittima, che sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari.
Una volta fatta irruzione nel locale, i poliziotti hanno trovato un’auto rubata, una Alfa Romeo Giulietta, sulla quale era stata applicata la targa di un altro veicolo, allo scopo di ostacolarne l’identificazione, nonché una moto di grossa cilindrata priva di targa.
In alcune custodie in tessuto, erano inoltre state nascoste armi e munizioni: nello specifico, 3 fucili (di cui uno a canne mozze), risultati rubati nei giorni scorsi tra Foggia e Campobasso, e un silenziatore per pistola. E poi numerose cartucce, di cui oltre un centinaio calibro 7,62, generalmente utilizzate per i fucili d’assalto, come il Kalashnikov.
Un arma di questo tipo era già stata rinvenuta, sempre nel quartiere di San Bernardino, nel dicembre scorso. In quell’occasione, la Polizia trovò anche centinaia di munizioni e sostanze stupefacenti.
Sulle armi, sottoposte a sequestro, sono in corso gli accertamenti balistici per verificarne la provenienza e il loro possibile utilizzo in recenti episodi criminali, come quello avvenuto domenica scorsa.