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Cronaca

Scontri tra tifosi allo stadio “Poli” nel 2010, Alessandro vince la battaglia legale: «Ho perdonato chi lanciò quel tubo di ferro»

Comune di Molfetta e la ex Liberty Molfetta, associazione sportiva divenuta successivamente SS. Monopoli1966 con cambio denominazione, sono stati condannati in solido in sede civile al risarcimento nei confronti di Alessandro Di Ronzo dopo i fatti violenti accaduti al termine della gara di calcio disputata allo Stadio “P. Poli” il 2 maggio 2010 contro l’allora Fortis Trani. Undici anni e mezzo per una sentenza di primo grado del Tribunale di Trani che chiude, almeno per il momento, una vicenda che ha visto suo malgrado protagonista Alessandro, un semplicissimo tifoso della squadra della sua città in trasferta, raggiunto da un tubo di ferro mentre tentava di uscire dal settore ospiti dello stadio. Un oggetto contundente e pericoloso che, colpendolo in pieno volto, gli ha fatto perdere per sempre l’uso dell’occhio sinistro nonostante una lunga trafila tra ospedali ed operazioni.

Da un semplice pomeriggio di sport ad una vita cambiata radicalmente. Il principio assunto dal Tribunale di Trani è però importante: le responsabilità dell’evento sportivo e dell’impianto di gioco dove si svolge l’evento sportivo, sono dell’ente proprietario della struttura in questo caso il Comune e della squadra di casa che organizza l’incontro. Un principio che farà sicuramente giurisprudenza e che parzialmente risarcisce del danno Alessandro, sfortunato protagonista di quel pomeriggio.

Gli avvocati Barbera e Strippoli che hanno curato la lunga battaglia legale, che probabilmente non è ancora terminata, hanno anche provato a portare il processo in chiave penale. Qui però è intervenuta ormai la prescrizione anche perché materialmente non è mai stato riconosciuto l’autore materiale del lancio di quell’oggetto metallico. Alessandro però spiega di aver perdonato colui il quale gli ha cambiato definitivamente la vita e ci racconta un aneddoto curioso.

L’unico vero rammarico dell’ormai 40enne Alessandro resta quello di non aver mai ricevuto in oltre undici anni un gesto di solidarietà dalle istituzioni molfettesi e dall’allora associazione sportiva.

Un cerchio che si chiude almeno per il momento ma che riporta alla mente numerosi episodi di cronaca legati al mondo dello sport e del calcio in particolare. Qui viene sancito un nuovo principio anche per i campionati minori, un viatico che in oltre undici anni da quella giornata può e deve servire ancora da monito sperando che episodi come quello siano un lontano ricordo.

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