Cronaca

Sequestrano la bici elettrica del figlio, il padre la danneggia per impedire le verifiche tecniche

Hanno sequestrato la bici elettrica del figlio e mentre i funzionari della motorizzazione stavano facendo accertamenti tecnici sul mezzo, in preda da uno scatto d’ira, l’ha danneggiata rendendo impossibili le verifiche necessarie. E’ il triste episodio accaduto ad Andria durante i controlli della Polizia di Stato attorno alla villa comunale, in sinergia con la Polizia Locale. Una scena che purtroppo rappresenta l’istantanea di una problematica, quella legata a biciclette e monopattini elettrici condotti da ragazzini che sfrecciano tra i cittadini, che da tempo avvilisce la città di Andria e che purtroppo non trova il sostegno di alcuni genitori, come nel caso dell’uomo che ha preferito eliminare ogni traccia di irregolarità sulla bici elettrica del figlio. Il mezzo è comunque finito sotto sequestro insieme ad un’altra bicicletta abbandonata da un soggetto che alla vista dei poliziotti ha preferito la fuga a piedi pur di evitare il controllo. Complessivamente, durante l’attività straordinaria messa in campo dalla Questura Bat, sono stati controllati 22 veicoli, con altrettante verifiche tecniche, elevate tre sanzioni per violazione dell’ordinanza sindacale che vieta la circolazione di biciclette e monopattini nelle aree pedonali, e dieci sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada commesse da un unico individuo che circolava con ciclomotore elettrico non conforme per le caratteristiche tecniche previste per legge per quel tipo di veicolo. Inoltre era privo di patente, targa e assicurazione. Un’attività straordinaria delle forze dell’ordine già partita mesi addietro e che prosegue per contrastare l’utilizzo irresponsabile di questi mezzi da parte dei più giovani (e non solo) considerato che spesso vengono modificati diventando vere e proprie moto elettriche. In più occasioni la sicurezza dei pedoni è stata messa a repentaglio al loro passaggio a tutta velocità. Certo, sarebbe utile che anche i genitori di questi ragazzi facessero la loro parte, a differenza di quel papà che ha preferito coprire il figlio a tutti i costi ed evitare possibili sanzioni. Un brutto esempio che non fa bene alla comunità e al senso civico dei più giovani. Ora ci si aspetta la risposta responsabile di altri genitori, prima che qualcuno si faccia male sul serio.

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