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Cronaca

Sequestrati quattro cellulari nella Casa Circondariale di Trani, forse lanciati dall’esterno o portati con i droni

Sono di piccole dimensioni e facilmente occultabili. Utili per comunicare con l’esterno nonostante il divieto assoluto in regime detentivo. Il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Trani ne ha scoperti e sequestrati quattro nei giorni scorsi, al termine di un’attività info-investigativa di polizia giudiziaria. Quattro i detenuti che erano riusciti ad entrare in possesso dei dispositivi. Sono in corso ulteriori accertamenti sulle eventuali responsabilità. Uno dei telefoni cellulari, in particolare, aveva anche la possibilità di collegarsi ad internet. La Polizia Penitenziaria tranese, su impulso del dirigente aggiunto Felice De Pinto, ha intensificato questo tipo di attività info-investigativa. Non è la prima volta infatti che qualche detenuto del carcere di Trani viene trovato in possesso di telefoni cellulari di piccole dimensioni e dotati di sim. Secondo gli accertamenti del personale della struttura detentiva, i quattro dispositivi sequestrati potrebbero essere stati lanciati da via Andria all’interno degli spazi all’aperto del carcere, per poi essere recuperati dai detenuti. Non si esclude anche l’utilizzo di droni. Impossibile, secondo quanto si apprende, che siano stati consegnati personalmente dai famigliari durante i colloqui. I telefonini erano stati nascosti all’interno di alcuni suppellettili della cella, ma non sono sfuggiti all’occhio degli poliziotti che sono intervenuti solo una volta accertata la loro presenza illecita. I controlli per contrastare questo tipo di episodi, fanno sapere dalla Polizia Penitenziaria tranese, proseguiranno anche in futuro. L’ingresso illecito dei dispositivi di comunicazione all’interno delle case circondariali è punibile dalla legge: l’ultimo aggiornamento riguarda l’art. 391-ter del Codice Penale. Chiunque procuri cellulari ai detenuti rischia la reclusione da uno a quattro anni. Dai due ai cinque anni se il fatto viene commesso dal pubblico ufficiale.

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