Cronaca

Soldi per saltare le liste d’attesa, medico e infermiera arrestati al PTA di Trani

Intascavano dai 100 ai 150 euro per consentire ai pazienti di sottoporsi in modo immediato ad un esame che altrimenti sarebbe stato eseguito dopo mesi. La Polizia ha arrestato e posto ai domiciliari a Trani il direttore della Radiologia del PTA Francesco Nemore e una infermiera impiegata nella stessa struttura sanitaria. Per loro l’accusa è di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato. L’inchiesta della Procura di Trani è partita dalla segnalazione di alcuni pazienti. Medico e infermiera avrebbero indotto i cittadini a pagare per ottenere prestazioni sanitarie, intascando denaro che invece andava versato alla Asl Bat. Per farlo avrebbero approfittato dello stato di soggezione psicologica e di difficoltà emotiva di alcuni pazienti, gravemente malati e bisognosi di una Tac, di un esame radiologico o di una risonanza magnetica, spingendoli a pagare per sottoporsi in modo immediato ad un esame che altrimenti avrebbero dovuto attendere. Le indagini si sono concentrate nel periodo compreso tra febbraio e marzo 2023 dopo diverse segnalazioni. Secondo gli inquirenti, i due professionisti avrebbero creato letteralmente “un sistema parallelo rispetto al meccanismo di prenotazione e di attesa relativo alle prestazioni erogate dalla struttura ospedaliera, gestendo in modo privatistico il servizio di pubblica utilità della Asl Bat”. Le indagini sono state condotte tramite intercettazioni ambientali per ricostruire quanto avveniva nell’ufficio del dirigente medico, con video che confermerebbero il pagamento da parte dei pazienti di somme in contanti (evitando il ticket) per velocizzare la procedura e sottoporsi ad esami specifici. Medico e infermiera, poi, dividevano il ricavato. Nemore, inoltre, avrebbe attestato in modo falso la sua presenza nella struttura sanitaria grazie all’aiuto della infermiera, e avrebbe anche tentato di “inquinare il quadro probatorio” non appena intuito di essere sotto indagine: avrebbe chiesto ad alcuni pazienti di buttare la documentazione ottenuta con l’esame provando così a limitare il danno.

«Queste notizie lasciano sempre l’amaro in bocca e mi auguro che i due professionisti coinvolti possano chiarire velocemente tutto», ha dichiarato il sindaco di Trani Amedeo Bottaro, interpellato sul tema. «Siamo in una fase preliminare – ha aggiunto – dare giudizi in un senso o nell’altro può essere sempre sbagliato, mi auguro che le cose si possano chiarire».

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