Cronaca

Tangenti in cambio di appalti dalla Protezione Civile: a Bari al via processo ad un imprenditore

È cominciato, davanti al Tribunale di Bari, il processo a carico dell’imprenditore Donato Mottola, di Noci, accusato di corruzione per una presunta tangente pagata all’ex dirigente della Protezione Civile pugliese Mario Lerario, per appalti legati all’emergenza Covid.

Per questa vicenda, l’uomo è stato arrestato, il 26 dicembre 2021, e si trova tuttora agli arresti domiciliari.

Anche Lerario, dopo l’arresto dello scorso 23 dicembre ed un periodo di detenzione in carcere, è attualmente ai domiciliari. Il processo nei suoi confronti, con rito abbreviato, inizierà il 27 ottobre.

A carico dell’imprenditore Mottola ci sono, oltre ai tre interrogatori resi dall’imputato, alcune intercettazioni telefoniche. Una di queste, su richiesta del procuratore aggiunto Alessio Coccioli, sarà ascoltata in aula nel corso del processo. Si tratta della conversazione durante la quale Mottola ammette, parlando con la moglie, di aver consegnato a Lerario il 22 dicembre 2021 una “manzetta”, ovvero una tangente da 20mila euro assieme ad un pezzo di manzo particolarmente pregiato.

Soldi che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero permesso all’imprenditore di ottenere dalla Protezione Civile regionale diversi appalti, da milioni di euro, per la realizzazione di container e strutture prefabbricate mobili di emergenza, a supporto degli ospedali durante la fase critica della pandemia.  

Tra i testimoni che gli avvocati della difesa hanno chiesto di ascoltare a processo, ci sono alcuni attuali ed ex dirigenti regionali, tra i quali lo stesso Mario Lerario. Nella prossima udienza, fissata il 10 novembre, saranno citati i primi sei testimoni dell’accusa, e cioè i finanzieri che hanno condotto le indagini sugli episodi di corruzione. Nel procedimento si è costituita parte civile la Regione Puglia.

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