Cronaca

Tentato omicidio, droga, armi ed estorsione: condanne definitive per 7 esponenti del clan Mercante a Bari

Dopo la pronuncia della Corte di Cassazione è diventata irrevocabile la condanna per sette esponenti della criminalità organizzata barese. Per tutti loro sono scattate le manette questa mattina da parte della Polizia di Stato che ha dato esecuzione ai sette provvedimenti restrittivi in carcere.

Le condanne definitive nascono dall’operazione di polizia ‘Doppio Gioco’, avviata in seguito del tentato omicidio di un noto esponente della criminalità organizzata del capoluogo, avvenuto nel quartiere ‘Libertà’ di Bari il 22 agosto 2012. In particolare le sette persone sono state ritenute responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, violazione della legge sulle armi ed estorsioni, con l’aggravante della mafiosità. Dovranno scontare pene dai 2 anni e 6 mesi di reclusione ai 16 anni di carcere Francesco Cascella, Michele Catalano, Alessandro De Bernardis, attualmente collaboratore di giustizia, Gennaro Fiengo, Giuliano Frisari, Vito Giordano e Riccardo Lucchesi, tutti ritenuti appartenenti al clan Mercante disarticolato nell’aprile del 2018 grazie all’inchiesta “Doppio Gioco”. Una indagine avviata dopo il tentato omicidio dell’allora 66enne Giuseppe Mercante, alias Pinuccio “u’ drogat”, ferito in via Nicolai il 22 agosto 2012, che riuscì a salvarsi solo grazie all’inceppamento dell’arma del sicario.

Con l’esecuzione del provvedimento odierno è stato disposto anche il decreto di sospensione cumulo pene nei confronti di altre 12 persone coinvolte nella stessa attività d’indagine.

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