Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Cronaca

Traffico illecito di rifiuti dalla Campania in Puglia, 8 arresti tra imprenditori e broker campani e pugliesi

Sono otto le persone arrestate dai carabinieri del NOE di Napoli, coinvolte in una organizzazione criminale dedita al traffico e gestione illecita di rifiuti. A finire ai domiciliari imprenditori e broker pugliesi e campani accusati di aver trasportato circa 6000 tonnellate di rifiuti, dalla Campania alla Puglia, sversandoli illegalmente e poi bruciandoli tra le province di Foggia, Campobasso e Barletta-Andria-Trani. Gli indagati sono in totale 17.
La vasta operazione, svolta nelle province Foggia, Barletta-Andria-Trani, Salerno e Potenza, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le indagini, partite nel marzo 2020, hanno smascherato un pericoloso sodalizio criminale responsabile della gestione illecita di ingenti quantità di rifiuti speciali, composti principalmente da scarti industriali e frazione indifferenziata di rifiuti solidi urbani. Tra i siti colpiti spiccano le campagne di Stornara, Stornarella, nel Foggiano, San Martino in Pensilis, in Molise, e una cava dismessa a Minervino Murge (Bat). La raccolta e lo smaltimento avveniva sulla base di un accordo tra imprenditori, broker intermediari e autotrasportatori. Le modalità di smaltimento erano sempre le stesse: i rifiuti venivano raccolti e trasportati con la complicità di una rete di trasportatori, i quali, invece di portarli presso impianti di smaltimento autorizzati, li abbandonavano illegalmente in cave in disuso, terreni agricoli o capannoni abbandonati. La vicinanza della Puglia alla Campania, unita alla conformazione del territorio pugliese, ha favorito il protrarsi di queste attività criminali, permettendo agli indagati di operare indisturbati per mesi. Tra i casi più gravi documentati dalle forze dell’ordine ci sono episodi di sversamento e incendi illegali: il 10 febbraio 2020 a Stornara, un capannone fu trovato stracolmo di rifiuti in balle; il 21 febbraio a Stornarella, furono scoperte 50 tonnellate di rifiuti abbandonati in aperta campagna; il 6 marzo a Contessa di Stornara, rifiuti indifferenziati sono stati dati alle fiamme dopo essere stati abbandonati. Gli investigatori hanno inoltre rinvenuto altre 80 tonnellate di rifiuti a San Martino in Pensilis il 3 aprile 2020 e altre 50 tonnellate a Passo Breccioso di Foggia il 16 aprile dello stesso anno; il 24 aprile 2020 a Stornara, contrada Frangipane, vennero scaricate e date alle fiamme 20 tonnellate di rifiuti della stessa tipologia dei precedenti scarichi. Le indagini hanno svelato una struttura ben organizzata che operava tramite la falsificazione di documenti di trasporto dei rifiuti, indicando siti di smaltimento inesistenti o non autorizzati, permettendo così agli indagati di ottenere un profitto illecito stimato in circa 1,2 milioni di euro. Tale somma è stata sequestrata per equivalente insieme a una società di trasporti di Cerignola e ai suoi beni, tra cui 35 mezzi e una cava dismessa a Minervino Murge, utilizzata come principale sito di smaltimento.

Vedi anche

Back to top button