Assolto dal reato di abuso d’ufficio, perché il fatto non sussiste, ma rinviato a giudizio per ipotesi di falso e peculato. Inizierà il 27 ottobre il processo per il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ed altri sei imputati nell’ambito dell’inchiesta “Chiavi della città” su una presunta distrazione di fondi dalla squadra del Bari calcio in favore della Vigor Trani, gestita da un comitato d’affari in cambio di favori ed appalti. Lo ha stabilito al termine dell’udienza preliminare il Gup del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante.
Sono invece tutti prosciolti dall’accusa di abuso d’ufficio, l’unica a loro carico, l’ex dirigente del Settore Sport, Leonardo Cuocci Martorano, il funzionario dello stesso ufficio, Pasquale Ferrante e l’ex consigliere comunale Diego Di Tondo. Le accuse per gli altri imputati sono, a vario titolo, di associazione a delinquere, peculato, bancarotta, riciclaggio e falso. Andranno a processo l’ex patron del Bari Calcio, Cosmo Giancaspro, l’ex presidente della Vigor Trani Michele Amato, l’ex vicepresidente Alberto Altieri, l’ex tesoriere Michele Bellomo, l’imprenditore romano Emanuele Mosconi e l’ex segretario del Comune di Trani, Carlo Casalino. Per Amato e Altieri decade l’ipotesi di abuso d’ufficio.