Si era finto carabiniere raggirando una novantenne biscegliese, da cui si era fatto consegnare 5mila euro in contanti e alcuni oggetti in oro, ma è stato incastrato dalla denuncia della vittima e dalle immagini di videosorveglianza dell’abitazione di una sua vicina. Con l’accusa di truffa aggravata, un 21enne residente a Pomigliano d’Arco è finito in carcere a seguito dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Trani che ha accolto la richiesta della locale Procura. Il provvedimento cautelare è stato eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, che avevano appunto raccolto la denuncia dell’anziana.
I fatti risalgono al maggio scorso, quando la signora ha ricevuto una telefonata da un uomo, fintosi suo nipote. L’uomo ha raccontato che il figlio della donna era stato fermato dai Carabinieri e che per ottenere la sua liberazione sarebbe stato necessario un pagamento in denaro e preziosi. Sotto shock, la donna ha subito preparato quanto richiesto. Poco dopo, un uomo si è presentato alla porta di casa, dichiarando di essere un carabiniere in borghese inviato per ritirare il contante, consegnatogli dalla 90enne. Solo successivamente, raccontando l’accaduto al figlio, ha compreso di essere stata vittima di una truffa e ha presentato denuncia ai Carabinieri.
I militari dell’Arma hanno quindi acquisito e analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, in particolare quelle fornite da una vicina di casa, consentendo l’identificazione dell’uomo, riconosciuto in fotografia anche dalla vittima. Le registrazioni hanno inoltre permesso di accertare che l’uomo era giunto a bordo di un’autovettura condotta da un complice, al momento ignoto, a conferma di un piano ben studiato e organizzato.



