Avevano truffato una donna anziana, facendole firmare con l’inganno un documento per farle vendere due case di sua proprietà. Sono state condannate a 3 anni di reclusione e al pagamento di 1.500 euro ciascuno le cinque persone responsabili del raggiro compiuto ai danni di una 82enne di Monopoli. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Bari nei confronti di Rosa Stama, Loredana Vessio, Massimo Papanice, Rosita Marinelli e Luigi Ladisa. Sono stati giudicati colpevoli del reato di circonvenzione di incapace. Altri due imputati nell’ambito della stessa vicenda sono invece stati assolti.
I fatti risalgono al 2016. La vittima venne indotta a firmare una procura speciale relativa alla vendita di due immobili di sua proprietà in contrada Lamalunga, credendo di aver sottoscritto un testamento in favore della figlia. La donna quindi avrebbe inconsapevolmente autorizzato la cessione di due case, del valore di circa 200mila euro. L’anziana tuttavia non ha mai visto un euro del denaro incassato dalla vendita, accreditato su un conto corrente solo formalmente intestato a lei e poi sottratto con assegni e vaglia postali fatti firmare all’82enne.
Il 30 ottobre scorso la Procura di Bari aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi di reclusione per Stama, Papanice, Marinelli e Vessio, e due anni e due mesi per Ladisa.
Il giudice barese Valentina Tripaldi non ha invece proceduto nei confronti dei cinque per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, truffa e violazione della normativa antiriciclaggio perché i reati sono prescritti.