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Cronaca

Truffe per ottenere i fondi dell’Unione Europea, confiscati beni per oltre 4 milioni ad un’organizzazione criminale

Nel 2012 una vasta operazione della Guardia di Finanza portò all’arresto di 24 persone. Oggi arriva anche la confisca definitiva dei beni degli indagati. Così è stata scritta la parola fine sulla storia di un’organizzazione specializzata in truffe ai danni dell’Unione Europea.

Beni immobili, per un valore di diversi milioni di euro, sono stati confiscati dalle Fiamme Gialle, su ordine della Corte d’Appello di Bari. L’epilogo dell’operazione “Baccus” che, circa 9 anni fa, consentì di far luce sulle attività di un gruppo criminale, con base operativa nella provincia di Foggia, responsabile di una serie di reati tra i quali usura, estorsione, aggravata dal metodo mafioso, e frode fiscale.

L’indagine, coordinata dalla DDA di Bari, consentì di ricostruire l’ingegnoso “modus operandi” dell’organizzazione, che faceva leva su alcune imprese cartiere foggiane. Queste emettevano fatture per attività inesistenti, relative prevalentemente alla fornitura di mosto in favore di una società vitivinicola di Ravenna, legata al gruppo criminale. Così l’azienda acquisiva ingenti crediti fiscali, nonché il diritto ad accedere agli aiuti comunitari erogati dall’Agea.

La stessa società, a sua volta, pagava le forniture fittizie alle imprese “cartiere” con  bonifico e maggiorazione dell’Iva, impiegando disponibilità finanziarie provento delle attività illecite dell’organizzazione. Allo stesso tempo, incassava indebitamente rimborsi fiscali, per oltre 11 milioni di euro, e contributi comunitari per oltre 18 milioni di euro.

A conclusione delle indagini, nel giugno 2012, 17 persone finirono in carcere e 7 ai domiciliari. Nel febbraio 2019, la Corte d’Appello di Bari aveva poi condannato 6 indagati per associazione a delinquere, disponendo anche la confisca di fabbricati e fondi agricoli nelle province di Forlì e Ravenna.

Un provvedimento che oggi è diventato irrevocabile, consegnando definitivamente allo Stato parte dei beni dell’organizzazione, del valore di oltre 4 milioni di euro.

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