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Cronaca

Un cimitero di auto rubate nelle campagne di Andria tra ulivi e officine improvvisate per la cannibalizzazione. Alla BAT resta il triste primato in Italia

Eccoci nei pressi del Borgo di Montegrosso e della contrada di Troianelli, nelle campagne di pregio di Andria, dove ci sono distese di ulivi. Due carcasse di autovetture bruciate e cannibalizzate da sfondo. Uno dei temi, dei problemi che affliggono ovviamente la BAT, più in generale anche la città di Andria. Questo è solo un esempio, perché in realtà ce ne sono davvero tante di zone, zone segnalate grazie anche a diverse denunce di associazioni come in questo caso 3Place.

«Un territorio di nessuno» è la denuncia dell’associazione ambientalista che ricorda come sia impossibile non vedere lo sfregio in atto sul territorio. Le campagne trasformate in cimiteri per carcasse di autovetture cannibalizzate e bruciate. La BAT resta la provincia italiana con il maggior numero di auto rubate nonostante qualche timido miglioramento dei dati nel 2024 come certificato da Questura e carabinieri. Ed i danni economici, ambientali e sociali sono incalcolabili.

Dove ci sono carcasse di auto ci sono anche i luoghi utilizzati dai malviventi, vere e proprie squadre, per cannibalizzare le stesse vetture in pochissimo tempo. Ed infatti sul terreno attorno ci sono ancora i resti di un lavoro anche recente. Basti pensare ai guanti, pezzi di auto abbandonate, gomme ed altri rifiuti. Zone scelte naturalmente con accuratezza perchè lontane da occhi indiscreti e difficili da raggiungere. Zone che spesso cambiano anche molto velocemente per un territorio così vasto che è anche difficile da controllare da parte delle forze di polizia.

L’attenzione già ormai da qualche mese si è allora concentrata su tutte le attività collaterali come per esempio autodemolitori o attività che si occupano dei pezzi di ricambio per le autovetture. Ed è proprio su questo che si concentra anche l’appello dell’associazione 3Place che chiede anche di continuare a segnalare eventuali luoghi dove le auto vengono ritrovate cannibalizzate. Dettaglio non trascurabile è che ai danni economici si aggiunge un inevitabile danno ambientale. Tutti elementi che diventano un vero e proprio dramma per un territorio fermo al palo della crescita anche per questo.

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