Un patrimonio da quasi due milioni di euro: è quello sequestrato dalla Direzione Investigativa Antimafia, al pregiudicato canosino Pasquale Boccuto, di 45 anni, già condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione illegale di armi, questi ultimi due reati aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento è stato emesso dalla terza sezione del Tribunale di Bari, in funzione del Tribunale di Prevenzione, a seguito degli accertamenti condotti dalla Polizia di Stato. Dalle indagini sarebbe emerso infatti che il 45enne avrebbe accumulato nel tempo un ingente patrimonio, frutto delle sue attività illecite. Una ricchezza nettamente sproporzionata rispetto ai redditi da lui dichiarati al Fisco.
I sigilli riguardano 26 immobili, tra i quali un palazzo nel centro storico di Canosa di Puglia, un’impresa agricola e diverse disponibilità finanziarie. Beni che, secondo gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia, erano formalmente intestati a prestanome ma di fatto riconducibili al pregiudicato.



