Cronaca

Uomo accoltellato a Foggia, confermato il fermo nei confronti del presunto responsabile: l’aggressione durante una lite

Resta in carcere il presunto responsabile dell’accoltellamento ai danni di un 30enne, avvenuto la mattina del 23 marzo scorso alla periferia di Foggia, in via Mogadiscio, nei pressi dello stadio Zaccheria. Così ha deciso il Gip del Tribunale del capoluogo dauno, Odette Eronia, che ha convalidato il fermo nei confronti dell’aggressore, un cittadino straniero coetaneo della vittima.

L’uomo era stato rintracciato ed arrestato dai Carabinieri poche ore dopo il fatto di sangue, al termine di una intensa caccia all’uomo scattata a seguito del ferimento.

In base a quanto emerso dal lavoro degli inquirenti, l’aggressione è avvenuta al culmine di un acceso litigio per futili motivi, cominciato all’alba di giovedì scorso in un appartamento, e conclusosi con l’accoltellamento del 30enne, raggiunto da due fendenti al torace, di cui uno potenzialmente mortale.

Soccorsa in strada e trasportata al Policlinico “Riuniti” di Foggia, la vittima se l’è cavata con una prognosi di 30 giorni.

Determinante per la cattura dell’aggressore è stata la rapidità delle indagini condotte dai militari che, dopo aver raccolto alcune testimonianze e visionato i filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona, sono riusciti a ricostruire alla dinamica dell’accaduto.

Ascoltato dal giudice, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, il presunto responsabile ha fornito la sua versione dei fatti, raccontando di essersi difeso nel corso di una violenta colluttazione avuta con la vittima.

Il suo avvocato difensore aveva chiesto per lui l’applicazione della misura cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico, richiesta però rigettata dal Gip, che ha confermato la detenzione in carcere. L’uomo è accusato di lesioni e tentato omicidio.

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