Cronaca

Via la rotatoria per l’accesso a Montegrosso sulla Sp2: scatta la protesta di residenti e imprenditori della borgata. Martedì riunione in Prefettura

Si è trattato di un vero e proprio blitz senza avvisi preliminari e quando gli operai della ditta appaltatrice sono tornati stamane per spostare i new jersey e chiudere definitivamente l’attuale accesso alla borgata di Montegrosso è scattata immediatamente in piazza la protesta di residenti ed imprenditori. Esplode nuovamente il caso della SP2 in fase di ammodernamento e che avrebbe tagliato completamente fuori il borgo andriese. Le proteste in realtà non erano mancate già negli scorsi mesi e per questo la Provincia BAT aveva acconsentito ad una soluzione tampone come quella di una rotatoria che ormai da oltre un anno attraversa le quattro corsie della Provinciale. Ma, come detto, questa sarebbe stata una soluzione tampone per provare a realizzare nel frattempo una progettualità complessiva. In caso di chiusura dell’accesso diretto per arrivare alla borgata al momento bisognerà affidarsi a strade alternative che, tuttavia, hanno particolari difficoltà essendo piene di buche e curve ed utilizzate principalmente dai mezzi agricoli che arrivano ai loro poderi. Nel frattempo però sia a Montegrosso che nelle vicinanze ci sono imprese di particolare pregio oltre che ristoranti e locali per ricevimenti oltre a circa 200 residenti che, in questo modo, vedranno di colpo allungarsi i tempi di percorrenza per tornare a casa. Un borgo sempre più isolato per una vicenda che parte davvero da lontano e che dura da circa 30 anni e cioè da quando si parlava di raddoppio e sistemazione di quella importante arteria stradale di connessione nell’hinterland del nord barese.

Una protesta questa mattina piuttosto plateale ma assolutamente pacifica dopo un accenno avvenuto già due giorni fa alle prime avvisaglie di movimenti da parte dell’azienda che sta svolgendo i lavori sull’arteria stradale. A pesare sul ritorno degli operai al lavoro dopo diversi mesi c’è sicuramente una ordinanza della Provincia BAT che prevede la chiusura dell’accesso e la rimozione dell’attuale rotatoria. Dopo la protesta di questa mattina, per cui è stato necessario anche l’intervento di Presidente e Vice Presidente della Provincia BAT rispettivamente Lodispoto e Marchio Rossi, i lavori resteranno sospesi almeno fino a martedì prossimo quando è stato convocato un incontro in Prefettura con tutti gli enti in campo. I residenti e gli imprenditori della borgata chiedono con forza che si renda permanente quella rotatoria di accesso ma il problema nasce dalla natura del finanziamento ricevuto molti anni fa da oltre 20 milioni di euro e che prevedeva la realizzazione di una strada a scorrimento rapido. Impossibile prevedere uno svincolo per problemi di natura idrogeologica si è paventata l’opportunità di valorizzare il ponte che poi conduce anche alla strada per Minervino distante un paio di chilometri dall’attuale accesso. Ma qui ci sono da trovare i fondi per effettuare le complanari che in diversi punti della strada non sono state completate a causa dei costi lievitati inevitabilmente nel corso degli anni. Insomma un pasticcio dal quale è difficile uscire e che rischia una volta per tutte di isolare una borgata che, invece, è la porta del Parco dell’Alta Murgia, possiede ricchezze enogastronomiche ed agricole inestimabili, è un borgo della salute ed avrebbe bisogno di ben altra valorizzazione e di servizi oltre che di un accesso in sicurezza.  

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