Cronaca

Violenta rivolta nel carcere di Foggia, arrestato a San Ferdinando uno dei protagonisti: era ricercato da mesi

I Carabinieri lo stavano cercando dal giugno scorso, da quando era riuscito a sfuggire ad un provvedimento cautelare emesso nei suoi confronti dal gip del Tribunale di Trani, rendendosi irreperibile. Dopo circa tre mesi di ricerche, è stato catturato uno dei responsabili della feroce rivolta scoppiata la mattina del 9 marzo 2020, nel carcere di Foggia, e sfociata poi in una evasione di massa.

In manette è finito un 26enne, originario di Canosa di Puglia ma residente a San Ferdinando. Al termine di una lunga attività investigativa, i militari lo hanno rintracciato, ieri sera, proprio nel suo comune di residenza, procedendo al suo arresto.

Nel mese di giugno, il ricercato era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri, sulle violenze e le devastazioni avvenute nella casa circondariale del capoluogo dauno e che videro il giovane tra i responsabili, assieme ad altri detenuti.

La rivolta si era scatenata durante la prima ondata della pandemia di Covid-19, allorquando, onde evitare il dilagare dei contagi, vennero sospesi per motivi di sicurezza sanitaria, tutti i colloqui tra i detenuti ed i loro familiari, come avvenuto anche in altri istituti di pena italiani.

Una decisione che provocò la violenta reazione di un folto gruppo di carcerati che si resero protagonisti di vere e proprie azioni di devastazione e saccheggio, appiccando incendi all’interno della struttura e aggredendo agenti della Polizia Penitenziaria. La sommossa si concluse con l’evasione dalla casa circondariale foggiana di 72 persone, in seguito tutte rintracciate, catturate e condannate.

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