La xylella avanza ancora. E’ di ieri la notizia del ritrovamento di altre 3 piante infette in questo caso nell’agro di Conversano. Anche qui, come a Minervino e Bisceglie nella BAT, è la prima volta che accade in quest’area del barese già colpita invece in altri punti. Preoccupazione inevitabile per i produttori olivicoli e cerasicoli soprattutto per i due differenti luoghi di ritrovamento. I tre ulivi saranno immediatamente eradicati come accaduto sia a Minervino che a Bisceglie così come le piante in un’area di 50 metri attorno alle piante infette. Non saranno invece abbattute le piante di agrumi, pesco, albicocco e susino che caratterizzano la produzione sul territorio di Conversano. E’ l’unica buona notizia che è possibile scorgere all’interno della determina della regione Puglia con cui l’Osservatorio fitosanitario regionale ha prescritto le operazioni obbligatorie dopo il rinvenimento delle piante infette.
Come ci aveva spiegato uno dei referenti di Confagricoltura dopo il ritrovamento delle piante infette in una stazione di servizio sulla A14 a Bisceglie era impossibile immaginare che la xylella si fermasse ad una linea immaginaria a metà della Puglia. Con le buone pratiche agricole e con i rapidi abbattimenti, tuttavia, si è riusciti a contenere l’avanzata che però ora guarda da vicino uno dei territori più olivetati d’Italia. Un problema sociale ed economico per territori come Bitonto, Corato, Andria fino a spingersi verso Cerignola. Fortunatamente, come accaduto a Minervino con gli oltre 8mila campionamenti successivi al ritrovamento dell’ulivo infetto già eradicato, anche nel caso di Bisceglie i primi rilievi in un’area di circa 400 metri non hanno presentato nuove piante infette. La xylella viaggia veloce anche attraverso i collegamenti stradali.
Il richiamo è specialmente agli enti che hanno la necessità di assicurare massima pulizia nelle aree di propria competenza così come fatto con grande attenzione dai produttori locali.



