Politica

Alice Pignagnoli e la sua storia tra sport e diritti negati. Incontro organizzato da FdI, On. Matera: “Al lavoro perché non si ripetano”

Le donne e lo sport in un rapporto in realtà non sempre facile. Anzi, alcune volte divenuto impossibile.

La storia di Alice Pignagnoli, raccontata in un libro dal titolo eloquente “Volevo fare la calciatrice” al centro di un incontro organizzato ad Andria da Fratelli d’Italia e che ha visto come ospiti diversi parlamentari del partito della Premier Giorgia Meloni. Un racconto accorato quello di Alice Pignagnoli la cui storia è divenuta una icona dei diritti negati specialmente nello sport e nel mondo del calcio in particolare. Cresce nel settore giovanile della Reggiana prima, dopo una lunga gavetta, di approdare al Milan ed alla Torres in serie A con cui disputa la Champions League, vince un campionato ed una Supercoppa Italiana. Ma la sua carriera arriva ad una svolta quando nel 2020 resta incinta ma dopo soli 100 giorni dal parto torna in campo grazie al Cesena che le aveva rinnovato il contratto nonostante la scoperta della gravidanza. Il ritorno tra i pali e la maternità fino al 2022 quando si accorda in serie C con la Lucchese dove però la sua carriera subisce un brusco stop a causa di una seconda gravidanza. La sua denuncia parte soprattutto da qui visto che la società si rifiuta inizialmente di pagare le mensilità rimaste e la esclude dalla rosa. Di qui si interrompe la carriera da calciatrice ed inizia quella da dirigente sportiva ma soprattutto da esempio per le giovani generazioni al fianco di una nuova stagione di diritti per le donne.

Sul tema gli interventi anche dei parlamentari di Fratelli d’Italia Andrea Volpi ed Augusta Montaruli con la deputata andriese Mariangela Matera a fare gli onori di casa su di un tema particolarmente caro e sentito.

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