Anche l’ultima seduta del consiglio comunale prima dell’appuntamento decisivo con il bilancio si conclude con un passaggio a vuoto della maggioranza guidata dal sindaco Cannito. I numeri non ci sono ed anche un provvedimento importante come lo schema di convenzione di un contratto di quartiere riveniente dal passato non riesce a superare l’esame dell’aula. Solo 14 i voti a favore. Le opposizioni si sono astenute chiedendo il tempo che serve per i dovuti approfondimenti, avendo ricevuto il provvedimento, di oltre 300 pagine, solo 24 ore prima. Giovedì prossimo in consiglio arriva il bilancio e, di fronte ad una bocciatura, Cannito avrebbe solo 20 giorni per provare a ricompattare la maggioranza e licenziare l’importante documento di programmazione evitando così la caduta dell’amministrazione. La situazione politica si è complicata ulteriormente nell’ultimo mese, da quando cioè i gruppi di Forza Italia e Barletta al Centro, privi di rappresentanze in giunta, hanno chiesto al sindaco di rivedere gli assetti amministrativi prima della seduta sul bilancio. Di fronte a Cannito due strade: la prima porta all’azzeramento della giunta entro il 27 febbraio e al ritorno di Forza Italia e Barletta al Centro in maggioranza e nell’esecutivo. La seconda ipotesi è quella di un ultimatum alle forze della sua coalizione: solo chi vota il bilancio potrà continuare a fare parte della maggioranza e sedersi al tavolo per partecipare al rimpasto della giunta. E’ la strada che Cannito vorrebbe percorrere pur con il rischio, se le posizioni in campo dovessero irrigidirsi, di mandare a casa l’amministrazione.