Si parte da una certezza: indietro non si torna. I sei consiglieri comunali eletti nella maggioranza e confluiti nel gruppo “Cantiere Barletta” non sosterranno più l’amministrazione Cannito. A loro si aggiungono il presidente del consiglio, Sabino Dicataldo, e il consigliere Giuseppe Dipaola. Tutti presenti alla conferenza stampa in cui sono state illustrate pubblicamente le ragioni dello strappo ormai irricucibile con il resto della maggioranza.
INTERVISTA A MASSIMO SPINAZZOLA (CONSIGLIERE COMUNALE “CANTIERE BARLETTA”)
La decisione di abbandonare la maggioranza è stata assunta all’interno del gruppo ancor prima che il sindaco nominasse l’amministratore unico della Barsa, spiegano i consiglieri di “Cantiere Barletta”. A sottolineare come lo strappo non sia riconducibile ad una questione di poltrone ma molto più semplicemente ad una visione diversa del modo di amministrare la città.
INTERVISTA A GIUSEPPE RIZZI (CONSIGLIERE COMUNALE “CANTIERE BARLETTA”)
Si assumono la responsabilità di aver creduto ad un progetto amministrativo che soprattutto nell’ultimo anno ha mostrato tutta la sua inadeguatezza. Finanziamenti andati perduti, gestione urbanistica all’insegna dell’improvvisazione, proclami come quelli sullo stadio Puttilli o sui lavori di via Andria continuamente smentiti dai fatti. “I cittadini si lamentano e non possiamo ignorarli” hanno ribadito i consiglieri di “Cantiere Barletta”, che respingono l’accusa di avere già pronto un progetto politico alternativo. “Oggi il sindaco Cannito può contare sull’apporto organico di dieci consiglieri di maggioranza quando ne servirebbero 17, e non può sperare di essere sempre salvato dalle opposizioni” spiega Dicataldo, per il quale la strada del ritorno alle urne è l’unica percorribile.
INTERVISTA A SABINO DICATALDO (PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE)