È arrivata ieri la diffida della Prefettura Barletta Andria Trani che impone al comune di Andria di approvare il rendiconto 2024 entro 20 giorni. È in programma il 12 giugno il primo consiglio comunale utile per portare in aula quel bilancio che, di norma, è previsto sia approvato entro il 30 aprile di ogni anno. Pena per la mancata approvazione, l’avvio delle procedure per lo scioglimento del consiglio comunale. Ed è qui che tornano in scena i numeri ballerini della maggioranza che sostiene il sindaco Giovanna Bruno: che in effetti anche nell’ultimo consiglio comunale ha mostrato il fianco alle critiche dell’opposizione presentandosi con soli 16 consiglieri in apertura di seduta, quando si è assentato anche il consigliere Francesco Bruno, cugino della sindaca e protagonista di quel messaggio audio inviato al presidente della Virtus Molfetta invitandolo a non presentare la squadra in occasione della gara di ritorno della coppa Puglia di terza categoria, fatto che si è poi concretizzato. Eppure si discuteva proprio di quell’episodio sulla base di una mozione firmata da otto consiglieri e volta a stigmatizzare l’accaduto. Che la maggioranza non ha voluto stigmatizzare sminuendo la portata delle minacce per poi ritirarsi completamente nel momento in cui andava in discussione un ordine del giorno sull’aumento degli avvisi per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei commercianti che installano dehors. Un episodio che ha irritato le opposizioni tutte partite all’attacco della giunta Bruno.
L’ultimo in ordine di tempo è quello di Forza Italia che ha sottolineato come nello schema di bilancio l’amministrazione abbia dovuto correggere un refuso da ben 2 milioni di euro.
Secondo l’intergruppo consiliare, la maggioranza è impegnata solo a cercare spazio per le candidature alle prossime regionali.
Fratelli d’Italia e altre sigle, sottolineano la disastrosa situazione del verde pubblico e della viabilità messa in ulteriore crisi dai progetti correlati all’interramento ferroviario che avrebbe dovuto risolvere, invece, i problemi del traffico veicolare.
Una nota di altri consiglieri di opposizione invece punta sulla situazione dell’ospedale Bonomo dove, interessi politici starebbero depauperando, dopo oculistica, urologia e otorinolaringoiatria, anche radiologia e cardiologia in favore degli ospedali di Barletta e Bisceglie.



