Sarà la vicinanza alla terra garganica, fatto sta che a San Severo si registra un autentico terremoto. Niente terra che trema, per carità, ma sconquasso nella politica. Clamorosa è la decisione della sindaca, Lydia Colangelo: a meno di un anno dalla sua elezione alla guida della coalizione di centrodestra, ha azzerato la giunta, aprendo di fatto la prima crisi al Comune di San Severo. Stamane, a Palazzo Celestini, regnava il silenzio assoluto. Bocche cucite e nessuna voglia di parlare, nè della prima cittadina, tantomeno degli epurati. Che sono complessivamente sette: dalla ormai ex vice sindaca Anna Paola Giuliani agli altrettanto ex assessori Lucia De Lallo, Amerigo Sponcichetti, Bruno Savino, Mario Marchese, Rosario di Scioscio e Pierluigi Marino. Filtra poco sulle motivazioni che hanno spinto la sindaca al traumatico “tagliando”. Nei corridoi qualcuno sussurra di fulmine a ciel sereno. “Non c’erano avvisaglie e comunque nulla di irreparabile è accaduto tanto da motivare tale decisione”, ha commentato qualcuno vicino agli ex amministratori. Lydia Colangelo nel frattempo avvierà una verifica politica con le forze della coalizione e con lo stesso consiglio comunale. Poi sarà il tempo della nuova giunta. Per ora da registrare c’è il primo vero strappo. Una donna sola al comando, in attesa di una nuova squadra amministrativa che a San Severo sperano sia in grado di dare un nuovo impulso all’attività per affrontare le sfide dei prossimi mesi.
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